La nascita del Judo come sport ed al tempo stesso disciplina, è stata accompagnata da una serie di programmi tecnici designati dal suo fondatore, Jigoro Kano, per poter avviare il principiante alla pratica di questa disciplina.
Fra i programmi tecnici sviluppati nel tempo, sicuramente il più noto rimane il Go – Kyo, un insieme di 40 tecniche ordinate secondo un criterio di difficoltà crescente (ad eccezione della prima tecnica), in base al grado raggiunto dal praticante.
Nel Go – Kyo erano previsti 5 livelli (in giapponese 5 = Go) di difficoltà: dal 1° al 5° Kyo ( = livello).
Un altro programma per lo studio delle tecniche di Judo è costituito dai Kata (forme), con la differenza che, mentre il Go – Kyo illustra semplicemente l’esecuzione di ogni singola tecnica, il Kata ne illustra le applicazioni cercando di puntare l’attenzione su tutto ciò che circonda il gesto tecnico puro e cioè squilibrio, tecnica, proiezione.
Con il passare del tempo, il Go – Kyo è stato soppiantato dalla creatività del singolo insegnante, per cui oggi non viene più seguito pedissequamente, soprattutto perché costituisce uno schema troppo rigido e non viene accettato da tutti i praticanti.
Esso rimane, comunque, un utile strumento di consultazione delle principali tecniche di Judo.
Donato Di Pierro, Judo Tecnico, 2a edizione [2019]
Sii il primo a commentare