E’ il Kata del combattimento reale, per la vita. E’ legato alla tradizione medievale giapponese e tutte le azioni rappresentate rispecchiano l’etichetta di quel periodo attraverso un rigoroso cerimoniale di movimenti.
Lo studio dell’applicazione del Kime (estrema decisione) sviluppa la decisione nell’esecuzione del movimento ed insegna a concentrare tutte le energie psicofisiche nel momento dell’azione.
Questo Kata dimostra venti tecniche di difesa da attacchi a mani nude e con armi da taglio. Si divide in due parti.

Prima serie: IDORI (posizione inginocchiata)
- Ryote – Dori (presa ai polsi)
- Tsu – Kake (pugno allo stomaco)
- Suri – Age (colpo scivolato al viso)
- Yoko – Uchi (pugno laterale)
- Ushiro – Dori (afferramento da dietro)
- Tsukomi (traforare con il pugnale)
- Kiri – Komi (fendere la testa con il pugnale)
- Yoko – Tsuki (colpo al fianco con il pugnale)
Seconda serie: TACHI AI (posizione eretta)
- Ryote – Dori (presa ai polsi)
- Sode – Dori (presa per le maniche)
- Tsu – Kake (pugno al viso)
- Tsuki – Age (pugno dal basso verso l’alto al mento)
- Suri – Age (colpo scivolato al viso)
- Yoko – Uchi (pugno laterale)
- Ke – Age (colpo ai testicoli)
- Ushiro – Dori (presa alle spalle)
- Tsukomi (traforare con il pugnale)
- Kiri – Komi (fendere la testa con il pugnale)
- Nuki – Kake (impedire di sguainare la katana)
- Kiri – Oroshi (fendente con la katana)
Donato Di Pierro, Judo Tecnico, 2a edizione [2019]
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